IDILIO DI GIUGNO
O che gaio mattino!
Se tu vuoi nel giardino
Scendere, mia Francesca,
A raccogliere andiamo
Le ciliegie sul ramo
All'aria fresca,
Le ciliegie vermiglie,
Enormi cocciniglie
Tra le fogliuzze appese,
Che fanno rubiconde
Delle piante le fronde
In questo mese.
Colla scala a piuoli
Rubata ai vignaiuoli,
Quest'albero gigante
Io piglierò d'assalto
E cercherò là in alto
Esser galante.
Remigio Zena
O che gaio mattino!
Se tu vuoi nel giardino
Scendere, mia Francesca,
A raccogliere andiamo
Le ciliegie sul ramo
All'aria fresca,
Le ciliegie vermiglie,
Enormi cocciniglie
Tra le fogliuzze appese,
Che fanno rubiconde
Delle piante le fronde
In questo mese.
Colla scala a piuoli
Rubata ai vignaiuoli,
Quest'albero gigante
Io piglierò d'assalto
E cercherò là in alto
Esser galante.
Remigio Zena
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Gaspare Invrea - più conosciuto con lo pseudonimo di Remigio Zena
Gaspare Invrea - più conosciuto con lo pseudonimo di Remigio Zena
(Torino, 1850 – Genova, 1917) fu uno scrittore e poeta italiano.
Biografia
Di nobile famiglia (era il rampollo di una illustre casata ligure), ebbe una educazione tradizionalista e religiosa. Nel 1870 si arruolò negli zuavi pontifici, rimanendo a Roma fino al 1870 (anno della Breccia di Porta Pia). In seguitò si laureò in giurisprudenza e fece carriera nella magistratura militare.
Fu letterato per passione e compose pregevoli opere: poesie, romanzi e novelle, in una forma che si rifaceva al naturalismo, alla scapigliatura, al verismo:
Poesie grigie, 1880
Le anime semplici, 1886
La bocca del lupo, 1892
Le pellegrine, 1894
Confessione postuma, 1897
L'apostolo, 1901
Olympia, 1905
Bibliografia Dizionario della letteratura italiana a cura di Ettore Bonora,Milano,Rizzoli 1977
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