martedì 11 maggio 2010

Sindone


Capire
non capisco.
Le mie spire si avvolgono
intorno alla chiesa.
Spire di mille fiati e facce
e occhi e piedi.
Io sono le mille anime pellegrine
sono i penitenti
senza pentimento.
Sono il dolore, il mio
che amo e amo
e non posso
convertirmi e cambiare.

Ancora un’ansa di gente
un respiro silenzioso
nei milioni di respiri
che gonfiano il cielo dei tigli.

Non sono all’altare.
Posso solo strisciare
e alzare lo sguardo
alla traccia del Tuo amore
al Tuo male, alla morte.

E quando giungo a Te
la Tua vittoria è il crepuscolo quieto
e sereno, il canto d’uccelli
la vita di maggio piagata di pioggia.

La tua vittoria è la terra che vive.
Non io, che piango ancora
e ancora non so.

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