domenica 2 maggio 2010


La Vita Sognata

Chi mi parla non sa
che io ho vissuto un'altra vita -
come chi dica
una
fiaba
o una
parabola santa.
Perchè tu eri
la purità mia,
tu cui un'onda bianca
di tristezza cadeva sul volto
se ti chiamavano col labbra impure,
tu cui le lacrime dolci
correvano nel profondo degli occhi
se guardavano in alto -
e così ti parevo più bella.
O velo
tu della mia giovinezza,
mia veste chiara,
verità svanita -
o nodo
lucente - di tutta una vita
che fu sognata - forse -
oh, per averti sognata,
mia vita cara,
benedico i giorni che restano -
il ramo morto dei giorni che restano,
che servono
per piangere te.

Antonia Pozzi
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