lunedì 19 aprile 2010

LA DISPERAZIONE E' SEDUTA SU UNA PANCHINA

In un giardinetto su una panchina
C'è un tale che vi chiama se passate
Ha un paio d'occhialini un vecchio abito grigio
Fuma un piccolo sigaro è seduto
E vi chiama se passate
O più timidamente vi fa un cenno
Non bisogna guardarlo
Non bisogna ascoltarlo
Ma tirar dritto
Fingere di non vederlo
Fingere di non averlo neppure sentito
Passare via frettolosi
Perchè se lo guardate
O se gli date retta
Vi fa un suo cenno e niente nessuno
Vi può impedire di sedergli accanto
Allora vi guarda in faccia vi sorride
Facendovi soffrire atrocemente
E lui continua il suo sorriso
E voi stessi sorridete esattamente
Di quel sorriso
Più sorridete e più soffrite
Atrocemente
E più soffrite più sorridete
Irrimediabilmente
Restando fissi là
Come congelati
Sorridendo sulla panchina
Bambini giocano a due passi da voi
Passanti passano
Tranquillamente
Uccelli volano
Volano via da un albero
Si posano su un altro
E voi restate là
Sulla panchina
E già sapete bene
Che non potrete più
Giocare come quei bambini
Sapete che non potrete più
Passare come quei passanti
Tranquillamente
Né che mai più potrete volar via
Lasciando un albero per l'altro
Come quegli uccelli.

Jacques Prevert
---
Il quadro "Disperazione...depressione" è di Vincent Van Gogh e riesce ad esprimere in modo assolutamente perfetto quel momento di caduta totale che ogni tanto ci capita di avvertire. Lo sconforto è un male maggiore e bisogna cercare in noi la reazione e la voglia di lottare contro le negatività della vita. Per superare certi momenti tutti gli strumenti devono essere usati e abusati, devono strizzare il cervello fina all'usura totale dei pensieri, fino a raggiungere quello sfinimento che lascia posto alla requie ed al sonno. Io...per me...faccio fatica a dormire.
...

Nessun commento:

Posta un commento