mercoledì 7 aprile 2010

La Grande Jatte

E' una Domenica pomeriggio di un giorno caldo all'Isola della Grande Jatte e Seurat lo imprime su una tela famosissima quanto bella... ed il post-impressionismo compare sulla scena francese e punteggia di colori il mondo che lancia i suoi messaggi di modernità a quella borghesia illuminata che comincia a perdere aristocraticità in favore di un populismo che poi si esaspererà nel corso del '900.
La gente è sulle rive a godersi il riposo ed il sole e tutto è tranquillo come a dimostrare che ci si può fermare e si piuò rallentare le frenesie vitali che a volte esplodono nei conflitti sociali. E Parigi, Paris, è lì che guarda il nuovo secolo dalle lamiere della tour Eiffel che Debussy si rifiutava di guardare orripilato dal ferro citato come arte; è lì con Baudelaire e Rimbaud a rincorrere i versi di Verlaine e Mallarmè. Parigi è cara al cuore di molti e respira a pieni polmoni il primo smog e la cultura del tempo. Allora i giovani pittori affollavano le rive della Senna ed i bistrot.
Una domenica pomeriggio sull'isola della Grande-Jatte o semplicemente la Grande Jatte è un'opera (207,6 x 308 cm) realizzata tra il 1884 ed il 1886 dal pittore francese Georges-Pierre Seurat. Il quadro è tra le opere più note del movimento pittorico del puntinismo. La sua realizzazione fu preceduta, come di consueto nella tradizione puntinista, da una numerosa produzione di studi disegnati o dipinti. Fu acquistato nel 1924 da Frederic Clay Bartlett che lo prestò al The Art Institute di Chicago dove è tuttora esposto. Inoltre questo dipinto è caratterizzato da un aspetto puramente parodistico, che ha lo scopo di apportare critiche alla società borghese del tempo (basta osservare per esempio la donna che porta a spasso una scimmietta piuttosto che un cane). L'opera è organizzata secondo precise regole geometriche, a partire dalla simmetria rispetto all'asse centrale determinato dalla donne con la bambina.
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La tour Eiffel, 1889
Il quadro è finito nel museo Art Institute di Chicago.
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C'è in Seurat un lato inquietante. Il suo stile ha qualcosa di voluto, di artificioso. Le sue teorie sulla divisione dei toni e sulla costituzione della luce sono astratte [...] Seurat giunge a un Impressionismo fondato su un modo di rappresentazione della luce un po' diverso dal precedente.
Ma non basta sostituire il divisionismo alla macchia impressionista per fondare uno stile, vale a dire una visione, registrazione cosciente dei nuovi rapporti tra gli oggetti o tra oggetto e soggetto. In Seurat la trama della rappresentazione spaziale è assolutamente tradizionale: rispetto dello spazio cubico, delle prospettive lineari. In breve, è un passo indietro rispetto all'Impressionismo. E la sua tecnica sa di ricetta [...] Seurat è, malgrado tutto, importante. Seurat non ha dimostrato, contrariamente a quanto si sostiene talvolta, come i contrasti di colore possano servire a costruire lo spazio: questa è la lezione di van Gogh. L'esperienza di Seurat si è fatta, principalmente, sulle figure e [...] ha mostrato come si possano rappresentare corpi a tre dimensioni in uno spazio bidimensionale per mezzo di processi non imitativi. È vero che anche qui la lezione di Seurat si congiunge a quella dei contemporanei, specialmente di Cézanne». (Wikipedia)

Georges Pierre Seurat nasce a Parigi il 2 Dicembre del 1859, terzo di quattro figli di una famiglia di borghesi benestanti. Frequenta un collegio e scopre la vocazione per il disegno a sette anni, stimolato dallo zio Paul Haumonte'-Faivre, un pittore dilettante. Frequenta la scuola municipale di disegno, dove incontra Edmond Aman-Jean, che sara' suo amico per tutta la vita e nel 1878 viene ammesso all'Ecole des beaux-Arts. Nel 1879 affitta un atelier al 32 di Rue de l'Arbalete con l'amico Aman-Jean ed Ernest Laurent. Viene fortemente influenzato dalla quarta esposizione degli impressionisti, in particolare da Pissarro, Degas e Monet. Nel 1883 il Salon accetta di esporre un suo disegno, ma l'anno seguente rifiuta il dipinto da lui presentato, Bagnanti ad Asnieres. Insieme ad altri artisti "refuses" forma la Societe' des Artistes Independants, in cui sono esposte le opere di 450 pittori. Nel Marzo del 1886 partecipa alla rassegna degli impressionisti allestita da Durand-Ruel a New York e dal 15 Maggio al 15 Giugno all'ultima mostra degli impressionisti a Parigi. Intanto porta a termine la sua opera piu' importante, la Grande Jatte, che espone con vivo successo al Salon des Independants di quell'anno e al Salon des XX di Bruxelles l'anno seguente. Il dipinto rappresenta il manifesto della nuova tecnica puntinista, nata parallelamente agli studi di ottica e basata sulla scomposizione dei colori. Nel 1889 Seurat conosce la modella Madeleine Knoblok, da cui ha due figli. Il 29 Marzo del 1891 muore di difterite o forse di angina infettiva, a soli 32 anni.

2 commenti:

  1. bello...ma avresti potuto scrivere il titolo della tour eiffel... ;)

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  2. Anonimo,

    hai ragione, mi sembrava sciocco.

    Gujil

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