domenica 9 agosto 2009

Meditazione Agostana


Nelle afose notti d'Agosto è più facile pensare.
Il sonno è impedito dal caldo e sudaticcio giaciglio e quindi il tempo si conta a innumerevoli pecore...tanto vale fermarsi a fare alcune considerazioni.

Non è certamente il periodo migliore dell'anno ma è sicuramente quello in cui confidiamo le giornate di riposo e di tedio ad oziare bicchieri di beveroni gelati per reintegrare le risorse idriche individuali.

Io, per me, amo i covoni di grano e l'odore del fieno, il ronzio degli insetti molesti e le gocce di sudore a rigare le guance; basta un fazzoletto sulla testa e il frinire delle cicale poi il gioco è fatto e ci si ritrova in piena estate ad agognare vacanze incantevoli su spiagge incontaminate e perfette. Il gioco delle parti è comunque diverso per ciascuno di noi e come tale è assolutamente personale e condivisibile, le sfuriate estive sono come i temporali ed il caldo, si sà, a volte può anche dare alla testa e creare allucinazioni e piacevoli deliri.
Chissà quanto tempo ancora.
Chissà per quanto tempo ancora.
Chissà se c'è tempo ancora.
Chissà?

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