Così gelida pioggia che non è più neve cala in Gennaio e sporca il cumulo delle bianche colline accatastate ai bordi delle vie cittadine.
Peccato, nel candore ci stanno cose piacevoli, anche se risapute e stanche, lo sporco di oggi ha qualcosa di così reale e contiguo che spezza la magia e segna proprio la fine delle feste legate al Natale.
Non so.
Credo il contesto mi sfugga e così le ragioni, qlmeno quelle presunte tali, perdono spessore e si mescolano ai giorni qualunque, quelli che passano e sembrano non lasciare traccia (invece incidono profondamente).
Le cose vanno sempre come devono, mai come vorremmo, ma questa è una ripetuta costante della vita di tutti, non solo della mia; poco importa e lo stillicidio procede imperterrito e disarmante come un dardo scagliato violentemente verso un qualsiasi bersaglio a portata di rabbia; sconsolarsi ha solo il pregio di annebbiare la visione senza lasciare spazio ad intuizioni altrimenti impossibili.
Perdura il senso di nulla.
Molto mi mancano i fiumi di quando cammino e respiro, mi manca la sete ed il sentirmi parte integrante.
Le esalazioni dei tubi di scappamento mi allertano i sensi ma non il sentire e non riesco a calarmi nel ruolo a recitare con dovizia la parte che devo.
Peccato.
Cogliere l'attimo è un'impresa sempre più ardua e si contrappone ansimando al quotidiano, al vivere intensamente come fosse qualcosa di cui doversi vergognare, qualcosa di stupido ed ancestrale.
Sono i giorni dei "vorrei" e dei "se potessi", quegli attimi infinitamente lunghi che non hanno risvolti ma solo normalità di gesti ripetuti.
Sarà questo che mi fa sospirare, "so winter", sopratutto nell'anima e nella miriade di pensieri spezzati e inconcludenti, particolare non indifferente l'umido che senti penetrare fino a bagnarti la coscienza senza riuscire però a lavarla.
Sarà questo che mi fa sospirare, "so winter", sopratutto nell'anima e nella miriade di pensieri spezzati e inconcludenti, particolare non indifferente l'umido che senti penetrare fino a bagnarti la coscienza senza riuscire però a lavarla.
Mah!
"Tutto è relativo", frase ripresa e tuttora ancora piena di valore e completa, un'espressione candida che ben si addice a questo inverno con così tanta neve che non ricordavo da tempo, un inverno che non scontenta ancora ma invita al riflesso.
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