mercoledì 1 ottobre 2008

Quel cielo grande


Quel cielo grande
e nuvole attorno.
E la costiera, così definita
che fa male
e bene insieme
agli occhi e al cuore.
Un volo lento
di corvo
attraverso la breva.
Le mie fiabe qui
non hanno parole
ma voce d’acque
e pensieri assopiti nel sole.
E i lamponi e i fichi
rubati come un rito
e il tramonto brumoso
a sciogliersi in bocca.

Qui il tempo ha un senso
leggero, significa
vita e giorno compiuto.

Non quello scivolare
del mattino
tardo al chiarore
fino a una sera estranea
prematura opaca
dove vortica il nulla
di fari auto stanchezza.
Il fluire stanco
senza forza che non sia
rabbia silenziosa
e versi imperfetti.

Nessun commento:

Posta un commento