Cembali per la serenità.
Rose gonfie di pioggia
sull’altare
mantra in una lingua
remota.
Nei suoni sconosciuti
si perde la coscienza
sto
e sento.
Bastasse quest’incenso
a purificare i pensieri.
Queste piume di pavone
a renderli leggiadri.
L’offerta di cibo riporta
all’esser corpo e peso.
Basso il fumo
non sale a Dio
Lento vapora alla pioggia
confuso d’erbe e aromi
intrisa
io
e la terra.
Fosse l’inganno dei sensi
così dolce, sempre
così pago lo sguardo
qui
nei doni divini
la struggente
sensuale bellezza del mondo.
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